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Ozobot Evo

Quando si è trattato di scegliere quali robot comprare per creare i miei kit di lavoro, alla fine ho optato per gli Ozobot. Principalmente perché sono abbastanza economici, molto versatili e decisamente simpatici.

Ok, forse la simpatia non dovrebbe essere un metro di giudizio, però ammetto che quando i ragazzi (e anche i professori e, a dire il vero, pure i miei amici) hanno fra le mani questo mini-robot ne sono subito affascinati.

L’Ozobot è un concentrato incredibile di tecnologia. Nonostante le sue piccolissime dimensioni (in una mano se ne tengono comodamente almeno due), il robot è caratterizzato da led, sensori, ruote e motore.

La ditta che li produce ha creato due versioni di questa piccola meraviglia: Bit e Evo. Il Bit è più economico ma un pochino più limitato, l’Evo (il mio preferito) costa circa 100€ ma ha a disposizione sensori ottici per il rilevamento dei colori, 7 led colorati, ruote e motore, sensori di prossimità che gli permettono di individuare gli oggetti nelle immediate vicinanze, altoparlanti.

Il confronto completo dei due modelli, oltre a una serie di video e numerose risorse, può essere trovato direttamente sul sito Ozobot.

Ma cosa si fa con l’Ozobot?

Principalmente si seguono linee disegnate. La caratteristica di questo robot, infatti, è la possibilità di utilizzarlo anche senza devices aggiuntivi. Alle linee, che vengono tracciate con pennarelli colorati, possono essere aggiunti codici colore (triplette di quadratini colorati) che permettono una programmazione semplificata e immediata. Basta tracciare la propria pista con i pennarelli inserendo tutti i codici colore del caso e appoggiarci sopra l’Ozobot e il gioco è fatto.

Se però ci si vuole avventurare oltre (e mi sento di dire che ne vale la pena), l’Ozobot ci regala un’altra gioia: la possibilità di essere programmato con OzoBlockly. Con un’interfaccia online basata su Blockly (una libreria sviluppata da Google per avvicinare i più giovani alla programmazione), si ha la possibilità di programmare il robottino con un semplice drag-and-drop editor pensato su più livelli per aumentare progressivamente la difficoltà senza spaventare nessuno.


Pro

  • Piccolo, anzi piccolissimo. Le dimensioni così ridotte permettono di portarsene dietro un kit intero adatto ad una classe senza bisogno di dover trasportare ingombri.
  • È uno stand-alone, cioè può essere utilizzato da solo, senza bisogno di altri devices. E questa è una benedizione, soprattutto quando si ha a che fare con i bambini più piccoli o si è in scuole in cui le risorse tecnologiche sono “scarse” (o addirittura assenti).
  • Costa poco: 100€ (per la versione Evo, perché il Bit lo si può portare a casa con poco più di 50€) per tutta questa tecnologia sono davvero pochi.
  • Il software di programmazione online permette di non dover scaricare nulla, è versatile e progressivo. I livelli permettono di adattare la programmazione ad ogni fascia di età e l’interfaccia è intuitiva.
  • È possibile utilizzare come superficie per disegnare le piste lo schermo di qualsiasi tablet. Cosa che permette di risparmiare parecchia carta e parecchi adesivini colorati.
  • La ditta stessa ha sviluppato una serie di app per tablet con cui il robot si interfaccia. Sono per lo più giochini, ma è comunque materiale già pronto all’uso e utilizzabile senza grandi sforzi.

Contro

  • Per quanto sia intuitiva l’interfaccia della programmazione, è molto meno semplice scaricare sul robot il programma appena creato. Anche se è una trovata simpatica quella di far flashare lo schermo per la trasmissione dell’informazione, è necessario fare ogni volta il bilanciamento del bianco e non è facilissimo far partire il robot in modalità “esegui programma”.
  • Il robot è quello e non può essere modificato. Cioè… Non è del tutto vero… Si possono aggiungere scocche colorate, incollare strisce di carta e di ogni altro materiale e chi più ne ha più ne metta, MA non si possono aggiungere pezzi tecnologici. Non si può pensare di aggiungere un sensore nuovo o un altro motore.
  • La scarsa autonomia è uno dei problemi da segnalare. In un robot così piccolo, ovviamente ci sta una batteria piccola, però un’oretta di rendimento prima di morire è davvero poco… Per carità, si sopravvive e il robot può essere comodamente caricato con una presa USB, però bisogna ricordarsi di ricaricare tutto alla fine di ogni laboratorio.

Alcune risorse didattiche

Sul sito Ozobot, nella sezione Educators, si trova una valanga di materiale (molto ben fatto) per tutte le fasce di età. Si trovano giochini simpatici e veloci con cui intrattenere i bambini, ma anche lezioni approfondite di programmazione per i ragazzi più grandi. Vale la pena di passare qualche ora a spulciare tutto il materiale messo a disposizione perché sicuramente ci sono degli spunti interessanti.

Attualmente il materiale del sito è tutto in Inglese. Non so che intenzioni abbiano e se prima o poi tradurranno qualcosa, ma è probabile cha a un certo punto mi metta a tradurre qualcosa anche io.

Alcuni add-on simpatici

  • Edu Sense, una ditta polacca, ha prodotto un bellissimo kit di pezzi puzzle per assemblare le piste per l’Ozobot. Il kit è di altissima qualità: una bella scatola, 96 pezzi in legno. Il tutto per una quarantina di euro. Sicuramente ben spesi.
  • Per la versione Bit, la ditta ha prodotto un simpatico pacchetto di attività a tema trasporto di risorse in cui si trovano anche le skin da montare sul robot.
  • Le skin, comunque, abbondano, per entrambi i modelli. Perfino la Marvel si è lasciata coinvolgere creando una serie di scocche rigide a tema supereroi per i piccoli robottini.

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